miércoles, 20 de agosto de 2014

Hacia la victoria: Poema del poeta palestino Samih al Qasim


Foto: E' morto ieri Samih al Qasim. Poeta e giornalista palestinese, voce della Nakba e della Resistenza della Palestina. Aveva 75 anni e non riuscirà a vedere la sua terra liberata. Perché la sua terra, un giorno, sarà libera. Lo ricordiamo con questa poesia, che Meriem ci ha riportato alla memoria. ...fino all'ultima goccia di sangue nelle vene, resisteremo...  Fino alla vittoria  Perderò, forse, lo stipendio, come tu lo desideri; sarò costretto a vendere abito e materasso; farò, forse, il portatore di pietre; il facchino, lo zappino di strada oppure l’operaio in una officina; forse sarò anche costretto a cercare nei letami per trovare un grano da mangiare; o forse morirò nudo e affamato. Ciò malgrado non mi rassegnerò mai a te, o nemico del sole! Ma resisterò fino all’ultima goccia di sangue nelle mie vene. Tu mi potresti rubare l’ultimo palmo di suolo; saresti capace di dare alle prigioni la mia giovane età; di privarmi dell’eredità di mio nonno: degli arredamenti, degli utensili casalinghi e dei recipienti. Saresti pure capace di dare al fuoco le mie poesie ed i libri miei ed ai cani la mia carne. Saresti – come è vero – un incubo sul cuore del nostro villaggio, o nemico del sole! Ciò malgrado, non mi rassegnerò mai a te e, fino all’ultima goccia di sangue nelle mie vene resisterò!... Potresti spegnermi la luce che m’illumina la notte e privarmi di un bacio di mia madre; i ragazzi vostri sarebbero capaci di insultare il mio popolo e mio padre; qualche vigliacco di voi sarebbe capace di falsificare pure la mia storia; Tu stesso potresti privare i figli miei di un abito di festa; saresti capace di ingannare, con falso volto, gli amici miei, crocifiggermi i giorni su una visione umiliante, o nemico del sole! Ciò malgrado, non mi rassegnerò mai a te e, fino all’ultima goccia di sangue nelle mie vene resisterò!... O nemico del sole! Nel porto vedo degli ornamenti, dei segni di gioia; sento delle voci allegre e degli applausi entusiasti che infuocano d’allegria la gola; e nell’orizzonte vedo una vela che sfida il vento e le onde sormontando con fiducia i pericoli! Questo è il ritorno di Ulisse dal mare dello smarrimento. Questo è il ritorno del sole E dell’uomo espatriato!... Per gli occhi di lui e della amata terra giuro di non rassegnarmi mai a te e fino all’ultima goccia di sangue nelle vene, resisterò, resisterò, resisterò!..."Ha muerto ayer Samih al Qasim.Poeta y periodista palestino, voz de la Nakba y de la Resistencia Palestina.
Tenia 75 años y no volverá a ver su tierra liberada.
Porque su tierra, un día, será libre.
Lo recordamos con esta poesía, que Meriem me trajo a la memoria:
   ...hasta la última gota de sangre en las venas, resistiremos..."


Hacia la victoria

Perderé, tal vez, el salario
 como usted lo desea;
 me veré obligado a vender el vestido y el colchón;
 Seré, tal vez, el portador de piedras; 
el portero, el mendigo en la calle
o el trabajador en una fábrica;
Tal vez también estaré obligado a buscar en el lodo
para encontrar un grano que comer;
O quizá moriré desnudo y hambriento.
Pero no me resignaré jamás a ti,
enemigo del sol
Resistiré hasta la última gota
De sangre en mis venas.

Tú me podrás robar el último palmo de suelo;
serias capaz de dar en prisión
con mi corta edad;
de privarme del legado de mi abuelo:
de muebles, de los utensilios para el hogar
y los recipientes.

Serías muy capaz de dar al fuego
Mis poesías y mis libros
Y a los perros mi carne
Serías - cuán cierto es - una pesadilla
sobre el corazón de nuestro pueblo,
oh, enemigo del sol!
Sin embargo, no me resignaré jamás a ti
y, hasta la última gota
de sangre en mis venas
Resistiré! ...

Podrás apagarme las luces que me iluminan en la noche
Y privarme de un beso de mi madre:
Tus jóvenes serían capaces de insultar
a mi pueblo y a mi padre;
Cualquier  cobarde de ustedes sería capaz de
falsificar también mi historia;
Usted mismo podría privar a mis hijos
De un vestido de fiesta;

Serían capaces de engañar
con falso rostro
a mis amigos,
crucificarme el día encima con
una visión humillante,
oh, enemigo del sol!
Sin embargo, no me resignaré jamás a ti
Y, hasta la última gota de sangre en mis venas
Resistiré!...

Oh, enemigo del sol!

En el puerto veo los ornamentos
los signos de gloria;
siento las voces alegres
y los aplausos entusiastas
que encienden de alegría la garganta;
en el horizonte veo una vela
que desafía el viento y las olas
sorteando con confianza los peligros!
Este es el regreso de Ulises
del mar del desconcierto.
Este es el regreso del sol
Y del hombre expatriado

Por los ojos de él y de la amada tierra
Juro no resignarme jamás a ti
Y hasta la última gota de sangre en las venas,
Resistiré,
Resistiré,
Resistiré!...


Original, tomado de Facebook


E' morto ieri Samih al Qasim. Poeta e giornalista palestinese, voce della Nakba e della Resistenza della Palestina.
Aveva 75 anni e non riuscirà a vedere la sua terra liberata.
Perché la sua terra, un giorno, sarà libera.
Lo ricordiamo con questa poesia, che Meriem ci ha riportato alla memoria.
...fino all'ultima goccia di sangue nelle vene, resisteremo...


Fino alla vittoria

Perderò, forse, lo stipendio
come tu lo desideri;,
sarò costretto a vendere abito e materasso;
farò, forse, il portatore di pietre;
il facchino,
lo zappino di strada
oppure l’operaio in una officina;
forse sarò anche costretto a cercare nei letami
per trovare un grano da mangiare;
o forse morirò nudo e affamato.
Ciò malgrado non mi rassegnerò mai a te,
o nemico del sole!
Ma resisterò fino all’ultima goccia
di sangue nelle mie vene.
Tu mi potresti rubare l’ultimo palmo di suolo;
saresti capace di dare alle prigioni
la mia giovane età;
di privarmi dell’eredità di mio nonno:
degli arredamenti, degli utensili casalinghi
e dei recipienti.
Saresti pure capace di dare al fuoco
le mie poesie ed i libri miei
ed ai cani la mia carne.
Saresti – come è vero – un incubo
sul cuore del nostro villaggio,
o nemico del sole!
Ciò malgrado, non mi rassegnerò mai a te
e, fino all’ultima goccia
di sangue nelle mie vene
resisterò!...
Potresti spegnermi la luce che m’illumina la notte
e privarmi di un bacio di mia madre;
i ragazzi vostri sarebbero capaci di insultare
il mio popolo e mio padre;
qualche vigliacco di voi sarebbe capace di
falsificare pure la mia storia;
Tu stesso potresti privare i figli miei
di un abito di festa;
saresti capace di ingannare,
con falso volto,
gli amici miei,
crocifiggermi i giorni su una visione umiliante,
o nemico del sole!
Ciò malgrado, non mi rassegnerò mai a te
e, fino all’ultima goccia di sangue nelle mie vene
resisterò!...
O nemico del sole!
Nel porto vedo degli ornamenti,
dei segni di gioia;
sento delle voci allegre
e degli applausi entusiasti
che infuocano d’allegria la gola;
e nell’orizzonte vedo una vela
che sfida il vento e le onde
sormontando con fiducia i pericoli!
Questo è il ritorno di Ulisse
dal mare dello smarrimento.
Questo è il ritorno del sole
E dell’uomo espatriato!...
Per gli occhi di lui e della amata terra
giuro di non rassegnarmi mai a te
e fino all’ultima goccia di sangue nelle vene,
resisterò,
resisterò,
resisterò!...

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